Storia del Marchio Breil

La storia del marchio Breil ha inizio nel lontano 1939 ad opera di Innocente Binda, imprenditore italiano che aveva già lanciato il marchio Wyler Vetta insieme ai fratelli Wyler. Rispetto a Wyler Vetta, Breil è sempre stato considerato un marchio più giovane e giovanile, con un’anima prevalentemente sportiva.

Storia del Marchio Breil: Cenni Storici

Nascita manta

Negli anni ’70, La storia del Marchio Breil ha ottenuto un grande successo grazie alla collezione Manta, che è stata il primo esempio di uno stile dal design unisex apprezzato sia dagli uomini che dalle donne. La collezione Manta era composta da orologi da sub per sportivi, inclusa dal simbolo della manta che dava il nome alla serie. Questa collezione è stata declinata in numerose versioni per entrambi i sessi e alcune varianti vintage sono ancora disponibili oggi. Nel 2010, Breil ha riproposto la linea Manta rivestita in PVD nero. Nonostante il marchio Breil non trascuri la realizzazione di orologi di alta qualità, si concentra principalmente su un pubblico più ampio, compresi i giovani, offrendo una vasta scelta di modelli.

Pubblicità

Negli anni ’70, Breil ha iniziato a investire nella comunicazione pubblicitaria, coinvolgendo Guido Crepax e la sua testimonial Valentina, che è diventata una delle tante icone femminili di Breil. Successivamente, nel 1994, è stata introdotta la testimonial Shana. Oltre alla collezione Manta, Breil ha lanciato anche la linea OK, che comprendeva una varietà di forme e varianti di orologi, tra cui skin diver, daily watch con quadranti “TV”, e omaggi al Rolex Datejust.

Questi orologi avevano cassa cromata e movimenti manuali o automatici. Per rimanere al passo con le nuove tendenze dell’epoca, la storia del marchio breil si rafforzava includendo gli orologi al quarzo, presentando il modello Breil OK Electric, dotato di un movimento elettromeccanico. Oltre agli orologi “civili”, Breil ha anche proposto collezioni di orologi da sub professionali impermeabili fino a 1000 metri, che sono diventati molto ricercati.

Anni ottanta

Negli anni ’80, Breil si è affermato principalmente nel segmento entry level grazie al suo carattere “giocoso”, seguendo l’ispirazione di Swatch. La collezione Pareo è stata un grande successo, con orologi al quarzo proposti in varie colorazioni estive e con cinturini in caucciù. Durante questo periodo, Breil ha introdotto il modello Target, ispirato al Tissot Memphis, caratterizzato da un disco sopra al quadrante che nascondeva le sfere delle ore e dei minuti. La casa ha adottato due nuovi loghi, a due e tre punte, con quest’ultimo utilizzato meno frequentemente. Verso la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, Breil ha abbracciato un’estetica più elegante, proponendo orologi raffinati con interessanti complicazioni, spesso placcati in oro. Si sono distinti i cronografi con movimento Valjoux 7760 a carica manuale o automatica della serie 7750, evidenziando un ritorno alle tradizioni orologiere del passato.

Nascita collezione charme andromeda

La storia del marchio Breil prosegue con le nuove proposte di una vasta gamma di orologi di lusso, tra cui le collezioni Charme e Andromeda caratterizzate da calibri al quarzo ETA e numerose complicazioni, come calendari completi.

Tra i modelli più esclusivi degli anni ’80 spiccano gli orologi automatici Breil in oro 18 carati, ispirati all’estetica di prestigiosi marchi come Rolex e Audemars Piguet. Il Breil La Luna è un elegante orologio al quarzo placcato oro con indicazione delle fasi lunari, mentre il Breil Classique si distingue per la sobria raffinatezza del design e l’accessibilità del prezzo.

La collezione Elysée è dedicata alle donne e propone orologi dal design simile a braccialetti femminili, perfetti per unire la funzionalità dell’orologio all’eleganza di un gioiello.

1990-2020 e la forza della pubblicita

Negli anni ’90, Breil ha introdotto diver principalmente al quarzo con la complicazione dell’allarme, entrando così in forte concorrenza con Sector, anche a livello pubblicitario. Oltre ai segnatempo professionali, sono state lanciate altre due collezioni: una più sportiva, adatta all’uso quotidiano, e una più elegante chiamata Charme, con numerose complicazioni.

Oltre a questi modelli, si sono diffusi anche i Vogue e i Grafic, con un prezzo più accessibile. All’inizio del decennio, il logo di Breil è stato cambiato, diventando un omino stilizzato all’interno di una circonferenza, che è rimasto in uso fino all’inizio del nuovo millennio, quando è stato adottato il logo “B” presente ancora oggi sui quadranti

Nascita Traibe

Sul finire degli anni Novanta l’anima sportiva e modaiola di Breil torna a farla da padrona grazie alla nuova collezione Tribe, affiancata da una massiccia campagna pubblicitaria di cui tutti, ancora oggi, ricordiamo il claim.

Lo slogan Toglietemi tutto ma non il mio Breil che firma le campagne si afferma fra i migliori slogan di sempre, entrando nell’immaginario collettivo fino a diventare un modo di dire utilizzato nel linguaggio comune.

Un claim simile era già stato utilizzato in un’audace pubblicità dell’azienda orologiera svizzera Nivada negli anni Sessanta. Negli anni 2000 viene creato un nuovo logo, usato tutt’oggi.

Storia del Marchio Breil: Nascita della linea gioielli

Nel 2001 la storia del marchio Breil si arricchisce proponendo la prima extension di marca, i gioielli, iniziando il nuovo percorso di lifestyle. Nel 2004 la collana Snake introduce il concetto di gioiello personalizzabile. L’evoluzione di Snake è Bloom, nel 2009, dove Breil per prima inventa il gioiello multi indosso.

Un estemporaneo ritorno a un calibro manuale, con il Breil Anniversary, nato per celebrare il centesimo anniversario della nascita del fondatore (2006) passa quasi sotto traccia, mentre continuano a monopolizzare il mercato gli orologi, soprattutto cronografi, sportivi, quasi esclusivamente a batteria, oltre che gioielli e occhiali da sole (la cui linea, Eyewear, è stata lanciata nel 2007).

Storia del Marchi Breil: Nascita linea acciaio

Tra il 2000 e il 2010 nasce anche la collezione Steel Silk, che propone bracciali e collane in cui le maglie simulano l’effetto morbido della seta sulla pelle. Nel 2013 Breil firma una partnership con Abarth per la realizzazione e commercializzazione di cronografi dal design sportivo. Nel 2016 nasce la linea Breil Stones, che propone gioielli personalizzabili attraverso pietre di diversi materiali, forme e dimensioni.

La collezione Manta si è ampliata ulteriormente con alcuni modelli Hybrid. Il cuore è al quarzo ma è dotato anche di un rotore di carica, come se fosse un automatico: la batteria si carica con i movimenti del polso e diventa un semplice accumulatore di energia, che consente il mantenimento della carica fino a sei mesi di inutilizzo del segnatempo.